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mercoledì 18 gennaio 2012

E' possibile avere paura di qualcosa che si ama?

Qui di seguito provo a rispondere alla domanda di Federica che, utilizzando il servizio "Chiedilo all'esperto" disponibile sul sito dei campionati regionali parapendio, mi ha posto questa bella domanda... 

Provare paura, entro certi limiti, è normale e anche necessario poiché questa sensazione aumenta la nostra capacità di reagire positivamente ad una situazione di pericolo, reale o immaginario che sia.


Facciamo due esempi pratici:
1) Il vento è aumentato, i cumuli che si trovano sulla mia traiettoria di volo si sono minacciosamente ingrossati, la loro base è diventata scura e si vede lampeggiare in lontananza…
2)  Ho subito una chiusura importante, la mia vela si è incravattata, sono in twist... 

In entrambi questi casi il pericolo è ben reale ed è necessario avere paura! Il corpo umano è dotato di un meccanismo di protezione che fa scattare dei processi di autodifesa, aumentando le nostre “possibilità di vittoria” nel far fronte al pericolo: accelerazione del ritmo cardiaco, produzione di adrenalina. L’adrenalina è un neurotrasmettitore del sistema nervoso simpatico che stimola e aumenta la nostra capacità/velocità di reazione: i riflessi diventano più pronti, la lucidità si acuisce, la concentrazione aumenta. Quando il pericolo è reale, la paura è direttamente proporzionale al pericolo stesso.
In sostanza, se non vogliamo aver paura, dobbiamo necessariamente ridurre le possibilità di imbatterci in situazioni di pericolo!

Per fare questo, è importante:
- conoscere bene le proprie reali capacità di pilotaggio;
- scegliere l’attrezzatura adeguata alla propria esperienza di volo;
- saper scegliere le condizioni aerologiche adatte al proprio livello;
- essere in uno stato psico-fisico ottimale. 

Quando siamo consapevoli delle nostre capacità (ovvero sappiamo gestire la nostra vela in tutte le condizioni, siamo in grado di valutare la situazione meteorologica così come il nostro stato fisico e mentale del momento), la fiducia in noi stessi aumenta e le nostre paure diminuiscono di conseguenza.

Esistono poi delle paure irrazionali, molto più difficili da gestire. In questi casi si parla di angoscia, di ansia: due emozioni molto simili alla paura, che possono rovinare il piacere del volo e che bisogna affrontare in maniera progressiva e soprattutto con molta regolarità. Una buona idea è quella di “auto-iniettarsi” delle piccole dosi di paure controllabili, senza fuggire da queste situazioni, uscendone vincitori e più forti! Questo “trucco” aiuta ad accrescere la nostra autostima e la fiducia nelle nostre capacità.
Queste paure possono scaturire in seguito a un incidente o al lancio del paracadute di emergenza o ancora in seguito ad una situazione di pericolo in cui non siamo stati in grado di reagire nel modo adeguato. In questo caso il mio consiglio è quello di recuperare la fiducia in noi stessi un poco per volta, senza pretendere troppo e subito e senza demoralizzarsi se ciò richiede del tempo. Non dimentichiamoci che – se affrontate con il giusto approccio - tutte le paure si possono dominare.

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